I serpenti siciliani fanno parte della ricca biodiversità e della fauna protetta della meravigliosa isola a tre punte.
In questo contesto l’Etna, che domina la Sicilia con la sua maestosa presenza, rappresenta un ecosistema straordinario che offre rifugio a specie rettili molto affascinanti. I serpenti, spesso oggetto di miti e paure, giocano un ruolo cruciale nell’ecosistema locale.
Conoscere l’affascinante mondo dei serpenti siciliani è importante sia per ammirare la diversità della fauna locale, sia per diffondere consapevolezza ambientale e promuovere una convivenza pacifica.
Attraverso l’osservazione attenta e la comprensione del comportamento di queste creature, è possibile sfatare certi miti e imparare a rispettarle.
In questo articolo esploreremo le varietà dei serpenti siciliani, offrendo consigli pratici per identificarli e promuovere la consapevolezza dell’importanza del loro ruolo nell’ambiente.
Pronto ad addentrarti nell’affascinante mondo dei serpenti siciliani?
Si parte!
Varietà di serpenti siciliani e dell’Etna
La ricca biodiversità della Sicilia si manifesta anche nella presenza di una certa varietà di serpenti, alcuni dei quali abitano le pendici dell’Etna.
Preservare la loro presenza significa preservare l’equilibrio di uno degli ecosistemi più unici e suggestivi d’Italia.
Prima di vedere quali sono i serpenti siciliani è importante fare alcune precisazioni: ci sono due tipologie di serpenti, quelli non velenosi (Colubridi), e quelli velenosi (Viperidi).
In natura solo 400 su 3000 specie di serpenti sono velenose. Tra i serpenti siciliani solo la vipera è velenosa ma, in generale, basta non disturbarla e non avrai nessun problema.
Le specie più comuni tra i serpenti siciliani sono le seguenti:
- Natrix natrix sicula
- Elaphe situla
- Coronella austriaca
- Hierophis viridiflavus
- Zamenis lineatus
- Vipera aspis
- Colubro lacertino e il Colubro dal cappuccio (Lampedusa)
- Colubro ferro di cavallo (Pantelleria)
Mentre le specie dell’Etna sono il biacco, il colubro leopardiano, il saettone, la biscia dal collare e la vipera comune.
Continua a leggere per conoscere i consigli su come riconoscere i serpenti siciliani e, molto importante, che comportamenti assumere in loro presenza.
Serpenti siciliani: riconoscimento e sicurezza
Come abbiamo già detto, i serpenti siciliani fanno parte della fauna protetta dell’isola ed quindi è vietato far loro del male o ucciderli.
Inoltre per produrre il loro veleno i viperidi impiegano un certo tempo, per questo lo riservano per le loro piccole prede; il veleno delle vipere è pericoloso ma non mortale per l’uomo, che rappresenta una preda troppo grande per loro.
Dato che la maggior parte dei serpenti siciliani non sono velenosi (medie-grandi dimensioni, testa arrotondata, così come la pupilla) , vogliamo darti dei consigli utili su come riconoscere l’unico viperide presente sull’Etna, la Vipera aspis, che solitamente vive in luoghi freschi e assolati, come le pietraie.
Come identificare la Vipera aspis
Le particolarità della vipera sono la testa triangolare, segno distintivo rispetto a tutti i colubridi che ce l’hanno arrotondata, il muso è all’insù e le pupille strette e verticali come quelle dei gatti. Il corpo è abbastanza tozzo, misura circa 50-60 cm, non supera mai il metro di lunghezza. La coda si distingue dal resto del corpo e le sue squame hanno colorazione variabile.
Comportamenti sicuri in presenza di serpenti
La vipera e i serpenti in generale sono schivi con gli esseri umani, ma se viene impedita loro la fuga potrebbero mordere. Quindi vanno semplicemente evitati e non disturbati. Qualora si trattasse di una vipera e dovesse mordere, non è detto che inietti il suo veleno, ma basterà andare al pronto soccorso evitando manovre fai da te per medicazioni o rimozione dell’eventuale veleno.
Sfatiamo miti e pregiudizi sui serpenti
La natura strisciante e viscida di questi rettili li ha da sempre relegati tra gli animali di cui aver paura o, più comunemente, ribrezzo.
I serpenti, spesso avvolti in un velo di mistero e miti culturali, sono creature affascinanti, ma anche oggetto di paure radicate. Sfatare i miti sui serpenti è essenziale per promuovere una comprensione più profonda di questi animali e favorire una convivenza pacifica.
Nella religione, la figura del serpente è associata alla tentazione (Adamo ed Eva nel Giardino dell’Eden) e all’impurità spirituale (la cacciata dei serpenti dall’Irlanda di San Patrizio).
Eppure moltissime culture hanno associato al serpente concetti nobili come la rinascita, la salute, la conoscenza, l’immortalità, la trasformazione e il potere.
Per quanto riguarda i pregiudizi invece, striscia tra la popolazione il timore ingiustificato che i serpenti mordano sempre, ma si può facilmente smentire l’equivoco sulla loro aggressività parlando della loro indole schiva.
La stragrande maggioranza dei serpenti infatti preferisce fuggire piuttosto che attaccare.
Un atteggiamento più razionale e rispettoso verso queste creature creerebbe quella convivenza pacifica che è necessaria per il mantenimento dell’equilibrio naturale intorno a noi.
Quando andiamo in montagna, e in Sicilia ci sono tante catene montuose, ma più in generale quando andiamo in natura dobbiamo sempre ricordarci che siamo noi gli ospiti nel loro habitat naturale, quindi è bene non disturbarle bensì ammirarle e lasciarle libere di seguire indisturbate il corso della loro vita. E come spiega bene questa ricerca, meglio un serpente vivo che uno morto.
Ruolo ecologico dei serpenti nell’ecosistema
Anche se spesso tendiamo a dimenticarlo, facciamo parte di un’ecosistema in cui ogni creatura vivente ha la sua importanza e il suo ruolo specifico.
Vivendo tra le mura delle nostre case, ci siamo allontanati dall’idea di appartenere a qualcosa di più grande, che ha regole molto precise.
I rettili, e tra questi i serpenti siciliani, contribuiscono a mantenere sotto controllo la catena alimentare in quanto predatori naturali di specie infestanti come topi, ratti e insetti.
Uccidere i serpenti, a parte incorrere in sanzioni e reato penale, comporterebbe un disequilibrio nell’ordine naturale. Il proliferare delle prede dei serpenti, infatti, sarebbe ancora più pericoloso per l’uomo di quanto non lo siano i serpenti stessi.
Salvaguardare la presenza in natura dei serpenti aiuta a preservare la biodiversità e la salute dell’ambiente.
Conclusioni
Eccoci giunti alla fine di questo articolo sui serpenti siciliani e su come una convivenza pacifica con queste creature sia di importanza cruciale per diffondere consapevolezza ambientale.
A questo fine, le nostre guide esperte ad ogni escursione forniscono non solo informazioni sulla varietà di serpenti che è possibile incontrare, ma anche preziosi consigli su come interagire in modo sicuro con questi animali.
Gli escursionisti imparano così ad apprezzare il ruolo che i serpenti ricoprono nell’ecosistema vulcanico, un ambiente dalle caratteristiche peculiari e uniche, in cui la biodiversità è patrimonio di tutta l’umanità.
Non indugiare nelle paure dunque e fatti guidare alla scoperta del fascino della natura vulcanica!