La Valle del Bove è la valle più importante dell’Etna oltre ad essere uno dei punti panoramici più affascinanti del vulcano.
Molte escursioni hanno come punto di arrivo proprio uno degli affacci che consentono di ammirare la valle, con i suoi picchi scoscesi e la sua storia che si perde nei secoli.
Molte eruzioni dell’Etna antiche e recenti trovano sbocco nella valle: i flussi di lava riempiono così la valle che dall’alto sembra un grande mare nero, davvero affascinante da vedere.
In questo articolo scopriremo le sue origini e la sua importanza geologica nel complesso vulcanico, inoltre ti forniremo informazioni e curiosità sulla sua grandezza, sul perché si chiama Valle del Bove e sugli itinerari consigliati per osservarla.
Senza dimenticare mai che ci troviamo su un vulcano attivo, anzi sul secondo vulcano più attivo al mondo, e quindi che servono le opportune misure di sicurezza per vivere un’esperienza spettacolare e sicura.
Vuoi intraprendere anche tu un’escursione sull’Etna fai da te verso la Valle del Bove o preferisci essere guidato in un trekking sull’Etna che abbia come arrivo uno dei punti panoramici sulla valle?
Qualsiasi sia la tua scelta, continua a leggere per sapere di più su questa mitica valle e sulla sua storia.
Cos’è la Valle del Bove?
La Valle del Bove è una grande vallata a forma di ferro di cavallo che accoglie molte colate laviche provenienti dai Crateri Sommitali dell’Etna.
Non è sempre esistita, ma si è creata dopo il collasso di una parte del vulcano, come vedremo meglio nel paragrafo che segue.
L’Etna fa da scenario ad avvenimenti geologici davvero mozzafiato e oltre alle colate e alle fontane di lava, il paesaggio lavico è in costante mutamento.
La Valle del Bove ha un’importanza fondamentale, infatti accoglie i flussi lavici e il materiale vulcanico evitando che arrivino nei centri abitati dell’area orientale del vulcano.
Inoltre consente agli studiosi e vulcanologi di osservare le sequenze di eruzioni vulcaniche che dentro la valle hanno avuto sfogo. Enti di monitoraggio come l’INGV di Catania, possono studiare la composizione e la datazione delle attività dell’Etna dagli affioramenti rocciosi creano strati di detriti e colate da cui si può studiare.
Per finire consente di osservare lo spettacolo delle eruzioni in completa sicurezza e regala dei punti di vista e dei panorami davvero magnifici.
Immagina quindi la Valle del Bove come un grande anfiteatro naturale da cui è possibile sporgersi per vedere lo spettacolo della natura! Un mare di pietra nera su cui affacciarsi o da visitare attraverso alcuni sentieri all’interno della valle.
Continua a leggere se vuoi scoprire come si è originata la Valle del Bove e perché si chiama in questo modo.
Storia e origini della Valle del Bove
Le origini della Valle del Bove sono molto antiche e a quei tempi l’Etna aveva un aspetto molto diverso. Circa 64000 anni fa, la parte orientale del vulcano era molto instabile e collassò su se stessa. I detriti arrivarono fino al mare e i bordi della valle rimasero così come li vediamo oggi.
I centri eruttivi Trifoglietto I e Trifoglietto II, quando collassarono, crearono questa immensa depressione o caldera in cui si accumulano le lave del vulcano.
Il crollo incise molto sull’altezza del vulcano che, prima della formazione della valle, era di 3700 metri circa, quindi 400 metri più alto di come la vediamo oggi.
Immaginare il momento del collasso sembra quasi impossibile, vista la grandezza della vallata. Oggi si può anche percorrere la valle accedendo da alcuni dei sentieri che portano ad essa.
Ti sarai chiesto come mai la Valle del Bove si chiama così, le motivazioni potrebbero essere diverse, ma nessuna è stata confermata fino ad oggi.
Si pensa abbia questo nome perché un tempo al posto della valle ci fossero prati e boschi dove venivano fatti pascolare i buoi, o magari perché è il luogo più alto sul livello del mare per portare i buoi al pascolo.
Quello che è certo è che il fascino di questa valle è davvero senza eguali e che molte escursioni hanno come obiettivo proprio quello di farla apprezzare da diversi punti di vista.
Vediamo nel prossimo paragrafo le caratteristiche fisiche della Valle del Bove.
Caratteristiche geologiche della Valle
La Valle del Bove misura circa 6 km di larghezza e 7 km di lunghezza, con punti di profondità che raggiungono anche 1 km.
Il lato orientale della valle è l’unico “aperto” e i bordi che la circondano creando la forma di un ferro di cavallo o anfiteatro naturale, arrivano anche fino a 1000 metri e alcuni di questi sono a picco sulla valle.
Sul lato settentrionale la Valle del Bove è chiusa da una parete denominata “Serra delle Concazze” alta fino a 200 metri che però non è uniforme.
Da questa parete si distinguono cime più alte ed in particolare:
- Rocca della Valle (2700 m)
- Monte Scorsone (1600 m)
- Rocca Capra (1400 m)
Nella parte meridionale abbiamo invece una parete che raggiunge i 400 metri di altezza chiamata “Serra del Salifizio” e che in un punto culmina a 2640 m sulla “Montagnola” (1763).
La parte più occidentale della Serra del Salifizio è detta “Schiena dell’asino”, uniforme e luogo prescelto da molti per l’osservazione della valle. Da questa si distacca il Monte Zoccolaro con i suoi 1715 m.
Finiamo con il lato occidentale, quindi quello a ridosso dei crateri sommitali, in cui la Valle del Bove è separata dal “Piano del Lago” da una parete di circa 1000 metri che si divide in numerose vette:
- Serra Cuvigghiuni
- Serra Giannicola grande
- Serra Giannicola piccola
- Serra Perciata
- Serra Vavalaci
All’interno della Valle del Bove, tra le colate che nei secoli si sono stratificate l’una sull’altra, si possono ancora individuare Monte Calanna, il Salto della Giumenta, Monte Simone, Monti Centenari e Serra Gianicola.
Nel prossimo paragrafo parleremo finalmente di come raggiungere la Valle del Bove e di quali sono i punti di affaccio migliori.
Come raggiungere la Valle del Bove e punti di affaccio
La Valle del Bove si può raggiungere sia dal Versante Sud che dal Versante Nord, ma vediamo nel dettaglio quali sono i punti di affaccio migliori per ammirare la valle con le relative coordinate:
Cubania | 37°44’44,90″ | 15°04’11,50” |
Monte fontana | 37°44’20” | 15°05’03” |
Pietracannone | 37°44’18” | 15°03’54” |
Monte Rinatu | 37°45’06” | 15°03’60” |
Schiena dell’asino | 37°42’34” | 15°01’35” |
Val Calanna | 37°43’31” | 15°04’21” |
Monte Zoccolaro | 37°42’52” | 15°03’23” |
Acqua Rocca | 37°42’19” | 15°02’47” |
Montagnola | 37°43’03” | 15°00’24” |
Serracozzo | 37°45’17’ | 15°03’48” |
Serra delle Concazze | 37°45’20” | 15°02’32” |
Tutti questi punti si possono raggiungere con la macchina per poi proseguire a piedi tra boschi o colate o vegetazione bassa.
Alcuni itinerari sono più battuti di altri, come ad esempio la “Schiena dell’asino” che comincia dal Versante Etna Sud, vicino ai Crateri Silvestri, e che in circa un’ora o poco più permette di affacciarsi sulla vallata.
Un itinerario molto speciale che parte dal Versante Etna Nord è quello di Pietracannone, ribattezzato “Sentiero Saro Ruspa” la cui storia risale alla colata del 1991-1992.
A maggio del 1992, dopo inutili tentativi di deviare il flusso lavico con gli esplosivi, Rosario Di Carlo con il suo escavatore riuscì, dopo due giorni di lavoro interminabile e difficoltà titaniche, a deviare il corso della lava.
Con il suo intervento coraggioso e instancabile riuscì a salvare il centro abitato di Zafferana Etnea. All’inizio del sentiero, ancora oggi percorribile si trova una targa in memoria del nobile gesto di questo “Figlio del Vulcano”.
Raggiungere la Valle del Bove è possibile anche con escursioni fai da te, l’importante è avere il giusto equipaggiamento (abbigliamento, scarpe da trekking, giacca a vento e acqua prima di tutto) ed essere consapevoli delle proprie condizioni fisiche.
Se le escursioni e i trekking di gruppo per raggiungere la Valle del Bove non ti attirano, puoi contattarci per organizzare trekking personalizzati in esclusiva per te.
L’Etna racchiude in sé tante storie, leggende e misteri che arricchiscono di fascino la sua millenaria e magnifica presenza.
Che aspetti a vivere il tuo sogno? Vieni con noi alla scoperta del vulcano!