L’Isola di Ortigia, in provincia di Siracusa, è una delle perle della costa orientale in Sicilia, e visitarla è un’esperienza unica e inebriante, immersa com’è nel Mar Ionio, tra storia e mito.
L’Isola di Ortigia è la parte più antica e affascinante della storica città di Siracusa. Con la sua incantevole architettura barocca e l’atmosfera vivace, Ortigia attrae visitatori da tutto il mondo.
Ad Ortigia ti aspetta la visita di chiese e palazzi storici costruiti con la tipica pietra chiara, monumenti e musei, leggende e panorami da sogno, ristoranti stellati e locali notturni, artigianato e divertimento.
Chi sceglie Ortigia per trascorrere una serata o qualche giorno della propria vacanza in Sicilia, non può annoiarsi mai.
In questo articolo scoprirai curiosità e informazioni utili per visitarla e per non perderti le sue attrazioni principali.
Si parte per questo tuffo nella storia e nella bellezza.
Tre, due, uno… via!
Che differenza c’è tra Ortigia e Siracusa?
In molti fanno confusione tra Ortigia e Siracusa, ma come già detto, mentre Siracusa è la città capoluogo di provincia che diede i natali a personalità della storia antica come Archimede, l’isola di Ortigia è una parte della città, in particolare quella più antica.
Il cuore pulsante di Siracusa si trova per lo più a Ortigia infatti, con il suo duomo, il castello e molto altro! Per chi non è mai stato ad Ortigia, sentendo la parola “Isola” a lei collegata, potrebbe pensare di doverla raggiungere via mare, invece Ortigia è unita alla terraferma da due ponti nemmeno troppo lunghi: a Sud il Ponte di Santa Lucia, patrona della città di Siracusa, e a Nord il Ponte Umbertino.
Oltrepassati i ponti si entra in un mondo a parte, in cui il tempo scorre più lento e storia, mito e natura danzano insieme. Anche Omero parlò di Ortigia nell’Iliade e nell’Odissea, seppure non si sappia di preciso in quale luogo geografico si trovasse.
Infatti si pensa che l’Isola di Ortigia facesse parte dell’arcipelago della Grecia, ma d’altronde la stessa Sicilia era colonia della Magna Grecia.
Se ti stai chiedendo perché si chiama Isola di Ortigia, dato che il suo nome può risultare curioso ai più, continua a leggere per scoprire le sue origini e anche quanto è estesa l’isola.
Perché si chiama Isola di Ortigia? E quanto è grande?
Il nome Ortigia deriva dal greco antico e significa “quaglia” e si pensa che per la prima volta furono avvistate sull’isola o che le quaglie fossero solite posarsi su di essa.
Leggendo gli scritti antichi, quelli di Pindaro in particolare, si apprende il mito di Asteria che si trasformò in quaglia e che fu poi trasmutata nell’isola stessa. Così veniva anche chiamata Artemida, figlia di Leto, consacrata alla sua terra di nascita.
Nonostante l’isola di Ortigia abbia un’estensione di circa 1 km, parlarono di lei Omero, Pindaro ed Esiodo, e quest’ultimo citò Ortigia nei suoi scritti insieme al termine Αἴτν]ην che deriva dal verbo ardere e che fu poi tradotto con Aitna da cui deriverebbe Etna.
Sapevi che nonostante la distanza, l’Etna si vede anche da Siracusa e che l’unica escursione organizzata da Etna Est che non comprende il trekking sull’Etna è quella ad Ortigia? Non perderti il tour all’Isola di Ortigia con visita al Parco del Archeologico della Neapolis, per immergerti nel fascino intramontabile della Magna Grecia.
Ma come si raggiunge l’Isola di Ortigia? Leggi il prossimo capitolo per saperlo.
Come si raggiunge l’Isola di Ortigia?
Partendo da Catania, l’Isola di Ortigia dista circa 50 minuti ed è facilmente raggiungibile in auto o in bus attraverso la strada E45, prendendo lo svincolo per Siracusa.
Una volta raggiunta la città di Archimede, basta seguire le indicazioni per Ortigia e raggiungere i ponti che permettono l’accesso. La piccola Isola di Ortigia è un piacere da visitare a piedi, per scoprire tutte le sue vie, i locali, i negozietti, gli scorci e i paesaggi suggestivi.
Raggiungere Ortigia, specie nei fine settimana estivi, potrebbe essere complesso per il traffico, ma ti daremo qualche suggerimento per riuscire a parcheggiare senza problemi.
D’altronde la ZTL (Zona a traffico limitato) è spesso attiva, quindi leggi il prossimo capitolo per sapere di più su dove parcheggiare per non incorrere in spiacevoli sanzioni.
Dove parcheggiare per andare a Ortigia?
Parcheggiare fuori dall’isola è abbastanza semplice, tra strisce blu, parcheggi a pagamento (il più vicino è il Parcheggio Molo Sant’Antonio, su via Bengasi e via Rosi, costo del biglietto 1,50 € l’ora o 15 euro al giorno) e parcheggi liberi, mentre se vuoi entrare in Ortigia in macchina i parcheggi principali sono tre:
- Parcheggio Talete: 1,50 € l’ora (il biglietto va esposto sul parabrezza dell’auto)
- Parcheggio della Marina: 2,00 € l’ora
- Parcheggio della Porta Marina: 1,50 € l’ora, mentre per 24 ore il costo è di 15 euro (biglietto acquistabile al box del parcheggio)
Importante: i parcheggi con le strisce gialle sono riservati ai residenti, si rischia la rimozione del mezzo se parcheggi su questi posti e inoltre potrebbe esserci la ZTL attiva, specie nei fine settimana, quindi sempre meglio dirigersi verso uno dei tre parcheggi indicati per evitare spiacevoli sorprese al ritorno in macchina.
Una volta arrivati all’Isola di Ortigia cosa assolutamente non perdersi? Leggi il capitolo conclusivo dell’articolo per sapere per cosa è famosa Ortigia!
Per cosa è famosa Ortigia?
L’Isola di Ortigia è famosa per la sua ricca storia, per l’architettura barocca, le splendide piazze e i monumenti storici.
È rinomata inoltre anche per la Fonte Aretusa, un’antica fonte d’acqua dolce situata sul suo lungomare a cui è collegato uno dei miti siciliani più affascinanti.
Inoltre la ristorazione sull’Isola di Ortigia è molto apprezzata e vanta un’ampia scelta per tutti i palati, anche quelli più esigenti.
Concludiamo dunque con tutte le attrazioni principali che ti aspettano sull’Isola di Ortigia.
Cosa c’è da vedere a Ortigia?
Ecco quindi la nostra lista che risponde alla domanda “cosa vedere a Ortigia”:
- Piazza del Duomo: considerata una delle piazze barocche più belle d’Italia, scenario di film come Malena, ospita il Duomo di Siracusa costruito su un antico tempio greco (infatti sia nel perimetro che dentro il Duomo sono ancora visibili le colonne originali).
- Fonte Aretusa: un’antica fonte d’acqua dolce, circondata da piante di papiro, a ridosso del golfo di Siracusa, dove secondo la leggenda la ninfa Aretusa si trasformò in fonte per sfuggire al dio Alfeo.
- Castello Maniace: una fortezza medievale situata sulla punta dell’isola, che offre una magnifica vista panoramica sul mare, mostre temporanee e spettacoli.
- Tempio di Apollo: i resti di un antico tempio greco, situato proprio all’ingresso dell’Isola di Ortigia.
- Il lungomare di Ortigia: il lungomare offre una piacevole passeggiata vista mare e diversi locali di fronte agli Yacht di lusso parcheggiati presso il molo.
- Mercato di Ortigia: situato presso il Tempio di Apollo, è un tipico mercato siciliano, vivace e colorato, dove è possibile acquistare prodotti locali freschi.
- Chiesa di Santa Lucia alla Badia: la chiesa, nella stessa piazza in cui si affaccia il Duomo, intitolata alla Santa Patrona della città di Siracusa. Da non perdere anche il Santuario di Santa Lucia al sepolcro, appena fuori dall’Isola di Ortigia, che custodisce il dipinto “Seppellimento di Santa Lucia” del Caravaggio.
- Palazzo Beneventano del Bosco: anche questo nella Piazza del Duomo, è uno dei più bei palazzi barocchi della città.
- La Giudecca: il suggestivo antico quartiere ebraico di Ortigia
Ortigia è un luogo magico, dove storia, arte e bellezza si fondono in un’atmosfera unica che renderà indimenticabile la tua vacanza in Sicilia!