Le Piramidi Siciliane, affascinanti costruzioni avvolte nel mistero tra le campagne alle pendici dell’Etna.

Ebbene sì, anche la Sicilia ha le sue piramidi e non dovrebbe sembrare strano, vista la vicinanza con l’Africa e quindi con l’Egitto, ma la loro storia è abbastanza controversa.

Nella notte dei tempi infatti il popolo Shekeles andava per mari conoscendo altri popoli, culture e costruzioni.

Si pensa infatti che fu grazie alle conoscenze acquisite durante i loro viaggi che le piramidi siciliane furono costruite, molto simili anche a quelle dei popoli messicani ed ai più vicini Nuraghe sardi e cumuli di Pantelleria.

nuraghe sardi

In questo articolo scoprirai cosa e dove sono le piramidi siciliane, le loro origini e le loro caratteristiche. Inoltre conoscerai le ipotesi riguardo la loro funzione, ancora avvolta in un alone di mistero che affonda le sue radici nell’antica storia dell’isola a tre punte.

Pronto per questo viaggio nell’ignoto?

Partiamo!

Cosa sono le piramidi siciliane dette anche “turrette”

Le piramidi siciliane, dette anche “turrette” sono delle strutture di pietra a secco: cumuli di pietre vulcaniche sono state posizionate su base tonda o quadrata e, attraverso una serie di gradoni, vanno a creare una struttura piramidale.

La parte finale si pensa fosse un altare, ma non se ne ha la certezza assoluta. Come già anticipato infatti, la funzione delle piramidi siciliane resta incerta, nonostante le molte ipotesi di cui parleremo più avanti in questo articolo.

Nonostante il mistero che aleggia ancora sulle piramidi siciliane, una cosa è certa: vanno salvaguardate come patrimonio architettonico rurale.

Anche il sito del FAI ha sottolineato l’importanza storica delle piramidi siciliane, per questo l’associazione Free Green Sicilia – Beni Culturali nel 2018 ha lanciato l’appello per la salvaguardia di queste costruzioni da piani regolatori, incuria e speculazioni edilizie che potrebbero distruggere per sempre la loro esistenza.

Le piramidi siciliane sono testimonianza di un passato che unisce storia, mito e rapporto con la natura, così presente e viva alle pendici dell’Etna.

Continua a leggere per scoprire le loro caratteristiche principali.

Origini e caratteristiche delle piramidi siciliane ai piedi dell’Etna

Come abbiamo già accennato le piramidi siciliane sono costruite mettendo con meticolosità pietre vulcaniche una sull’altra con la tecnica della posa a secco, a formare delle strutture coniche oppure dei gradoni.

Dal basso verso l’alto i gradoni sono sempre più piccoli, e compongono strutture che raggiungono un’altezza compresa tra i 20 e i 40 metri con una larghezza di circa 10 metri.

Le pendici dell’Etna sono disseminate da una quarantina di queste piramidi, tutte simili tra loro, ancora oggi oggetto di studio da parte degli esperti. Sono state avanzate diverse ipotesi sulle loro origini e si pensa possano risalire tra i 200 e addirittura i 2000 anni fa.

Vediamo adesso dove si trovano nella vasta area che appartiene al Parco dell’Etna.

Dove si trovano le Piramidi dell’Etna

Le piramidi siciliane si trovano in particolare nel Versante Settentrionale del vulcano, spesso dentro a terreni privati che non consentono quindi di visitarle agevolmente.

Molte di queste piramidi, una decina circa, si trovano tra i comuni di Bronte e Randazzo, tra i paesi più noti delle pendici etnee. Altre piramidi siciliane si trovano tra i comuni di Linguaglossa e Randazzo, Francavilla di Sicilia e, sul Versante Meridionale, tra Mascalucia e Nicolosi e vicino Tremestieri Etneo.

Sia il Versante settentrionale che quello meridionale dell’Etna offrono moltissime attrazioni architettoniche e naturali affascinanti, da conoscere durante un’escursione in compagnia delle nostre guide esperte. Scopri tutte le escursioni sul nostro sito web!

Su numerose di queste piramidi, in cima, furono ritrovati dei troni a due posti, si pensa per le divinità legate all’Etna e al popolo dei Siculi. Sicuramente salire su queste piramidi dava la possibilità di avere una vista privilegiata del vulcano e questo porta ad alcune ipotesi sulla loro funzione, ma scopriamole tutte in dettaglio nel prossimo paragrafo.

Il mistero e le ipotesi che avvolgono le Piramidi Siciliane

Il mistero legato all’origine e alla funzione delle piramidi siciliane è ancora oggi molto intricato, ma sono state avanzate molte ipotesi da chi ha studiato il loro caso, prima tra tutte l’archeologa egittologa francese Antoine Gigal.

La Gigal, con la sua equipe, ha trovato molte similitudini tra le piramidi siciliane e le piramidi di Güímar, nell’arcipelago delle Canarie o gli edifici sacri del Centro America, in Messico. Durante i suoi studi la Gigal ha scoperto una quarantina di piramidi, alcune delle quali sono semi distrutte o addirittura inglobate in abitazioni.

piramidi canarie

Pyramide à Güímar à Ténériffe

Tra gli studiosi delle piramidi siciliane c’è anche il dottor Fabrizio Meli, esperto di architetture rurali siciliane, che ha sfatato le congetture dell’egittologa francese.

Secondo lui infatti le piramidi siciliane sono il risultato di lavori di agricoltura: le grandi pietre che venivano via via trovate nel terreno venivano accumulate secondo questa tipologia di struttura e dentro restavano cave, per accogliere arnesi di lavoro o immagazzinare il raccolto.

Secondo il dottor Meli le piramidi non sono più antiche di 200 anni, un divario considerevole dalle ipotesi portate avanti dalla francese Gigal che parla di 2000 anni fa.

A prescindere dalla loro funzione, ancora misteriosa, e dalla loro datazione, le piramidi siciliane restano un caso architettonico e culturale molto affascinante.