Il Parco dell’Etna, un’ecosistema a sé stante che caratterizza la parte orientale dell’isola siciliana e che va protetto per il suo grande valore naturalistico e non solo.

L’Etna è il vulcano attivo più alto d’Europa, una maestosa montagna che racchiude in sé paesaggi, fauna, prodotti della terra, storie e leggende.

In questo luogo si rimane estasiati per la varietà di colori e paesaggi che si accostano perfettamente tra loro: l’azzurro del cielo, il verde scuro dei boschi, il bianco della neve, il giallo dell’erba, il nero dei deserti di pietra lavica, il grigio del fumo, il rosso del fuoco.

Il Parco dell’Etna è una realtà regionale e nazionale tra le più amate e visitate da italiani e stranieri, proprio per la sua unicità, la sua storia e i prodotti della sua terra.

In questo articolo scopriremo la storia del Parco dell’Etna, il perché è stato istituito, come raggiungerlo, le sue caratteristiche, quali sono le attività e le attrazioni che lo contraddistinguono e i comuni più importanti che ne fanno parte.

Sei pronto ad addentrarti tra i suoi sentieri? Noi di Etna Est saremo felici di accompagnarti passo dopo passo alla scoperta della maestosità del Parco dell’Etna. 

Storia del Parco dell’Etna: quando è stato istituito e a cosa serve

Il Parco dell’Etna è stato il primo tra i Parchi Siciliani ad essere istituito il 17 marzo 1987 con il Decreto del Presidente della Regione.

Questo titolo ha il compito di proteggere il paesaggio vulcanico e la sua biodiversità, fonte di ricchezza per la popolazione del luogo e per il mondo intero.

Inoltre il Parco dell’Etna promuove uno sviluppo ecocompatibile delle comunità locali, così da preservare l’equilibrio dell’ecosistema vulcanico, così unico e fragile.

Per questo il vasto territorio che caratterizza l’Etna è stato suddiviso in quattro zone con diversi livelli di tutela stabiliti dal legislatore.

Nell’area centrale (zona A), che comprende i Crateri Sommitali, il cosiddetto “deserto lavico” e i  , nella zona del Monte Minardo, la natura è protetta al 100% e l’intervento dell’uomo è limitato al minimo con le seguenti attività:

  • attività forestali
  • pastorizia
  • attività di ricerca
  • escursionismo

Nell’area attorno a quella centrale (zona B), che va da 1880 metri in contrada Monte Vetore a 640 metri slm alla base di Monte Gorna, sono consentite attività economiche tradizionali (agricole e forestali) che coesistono con la tutela del territorio.

Infine nell’ultima area (zona C e D, dagli 800 ai 580 metri slm) si porta avanti uno sviluppo ecocompatibile con l’ambiente pur essendo molto antropizzata, con strutture ricettive e diversi servizi volti alla valorizzazione del parco.

Educare le comunità che abitano le zone limitrofe al Parco dell’Etna è di fondamentale importanza per la conservazione del paesaggio come risorsa per la regione intera.

Ora che hai scoperto la sua storia, nel prossimo paragrafo trovi tutti i dettagli per poter raggiungere il Parco dell’Etna.

Come raggiungere il parco dell’Etna

Il Parco dell’Etna è facilmente raggiungibile dalle città principali della Sicilia, attraversando poi i comuni che ne fanno parte per giungere sui suoi sentieri naturalistici.

crateri silvestri parco dell'etna

Per chi raggiunge la Sicilia in aereo, l’aeroporto di Catania è il più vicino, infatti solitamente si accede al Parco dell’Etna dal Versante Sud. Su questo versante si trova il Rifugio Sapienza che, tra i rifugi dell’Etna, è quello più turistico e affollato.

Se sei in macchina potrai seguire le indicazioni che da Catania portano a Nicolosi e poi quelle che indicano Etna Sud per ritrovarti a 2000 m. Il Rifugio Sapienza è raggiungibile anche con i bus dell’AST o con le navette dei nostri tour guidati.

Se invece ti trovi in provincia di Messina potrai prendere l’autostrada A/18 e l’uscita Fiumefreddo, continuare seguendo le indicazioni per Linguaglossa e sulla strada Mareneve per raggiungere il piazzale di Piano Provenzana.

Dal Versante Ovest invece, attraverso l’autostrada Palermo-Catania potrai prendere l’uscita Catenanuova e da lì proseguire sulla Strada Provinciale 17iii verso Bronte.

Il lato orientale del vulcano è costellato da comuni che fanno parte del Parco dell’Etna e da cui si può accedere alla Via Mareneve, come Milo, Piedimonte Etneo e Sant’Alfio.

Se, una volta deciso di raggiungere il Parco dell’Etna, non sai dove alloggiare, continua a leggere per scoprirlo.

Dove alloggiare: le migliori zone per visitarlo

Se desideri immergerti appieno nell’esperienza del Parco dell’Etna, la scelta dell’alloggio è fondamentale.

Catania, la città più vicina, con la sua movida e la vicinanza al mare, offre una vasta gamma di hotel, appartamenti e accoglienti bed and breakfast, garantendo comfort e accessibilità alle principali attrazioni turistiche.

Dalla città il Parco dell’Etna si può raggiungere noleggiando un auto, se si vuole intraprendere un’escursione fai da te, o con un bus dell’AST, o ancora prendendo parte alle nostre escursioni organizzate.

Se vuoi goderti l’esperienza senza pensieri puoi visitare il Parco dell’Etna con le nostre escursioni organizzate che prevedono anche un servizio di transfer gratuito da Catania o Taormina.

Se invece vuoi goderti il silenzio della montagna i pittoreschi paesini circostanti, come Nicolosi e Zafferana Etnea, offrono un’atmosfera più intima e autentica. Qui potrai rilassarti seguendo i lenti ritmi di vita dei paesi, assaporando autentiche prelibatezze locali nei ristoranti caratteristici e i rinomati vini dell’Etna. La tranquillità che contraddistingue questi borghi è perfetta per staccare dalla routine quotidiana. 

La scelta dell’alloggio, dunque, dipende dalle preferenze individuali: l’energia vibrante di Catania o l’autenticità dei paesi etnei, entrambi a breve distanza dalle meraviglie naturali del Parco dell’Etna.

Ma cosa fare nel Parco dell’Etna? Prosegui con la lettura per conoscere tutte le attività e le attrazioni che ti aspettano sul territorio vulcanico.

Cosa fare nel Parco dell’Etna? Scopriamolo insieme

Il Parco dell’Etna si può visitare seguendo uno dei tanti Sentieri Natura che lo percorrono, alla scoperta di antichi boschi di Betulle e Castagni, o di grotte di scorrimento lavico come la Grotta dei Lamponi e la Grotta del Gelo, di cui abbiamo parlato in questo articolo.

Le eruzioni dell’Etna hanno consegnato alle generazioni odierne un paesaggio davvero affascinante, in cui le antiche e recenti colate sovrapposte tra loro creano disegni, livelli e orizzonti che sembrano appartenere ad altri mondi.

sentieri parco dell'etna

Gli itinerari consigliati sono anche quelli più accessibili, come la visita ai Crateri Silvestri, nel Versante Sud o alla Valle del Bove attraverso uno dei molti sentieri che portano agli affacci sulla valle, uno tra tutti “Schiena dell’asino”.

Se invece hai due giorni a disposizione puoi pernottare in uno dei rifugi dell’Etna o nei bivacchi che si trovano sui diversi versanti del vulcano, immersi nella sua natura incontaminata.

In base all’itinerario da te scelto, fai da te o con guide autorizzate, potrai dedicare mezza giornata o un giorno intero alla scoperta del vulcano. Chiaramente non si può pensare di scoprire tutta la vastità del paesaggio vulcanico in un giorno, ma se lo farai in compagnia delle nostre guide avrai un’esperienza molto più completa, grazie alle tante informazioni e curiosità che potrai ascoltare durante l’escursione.

Nel Versante Etna Sud c’è la Funivia dell’Etna che ti porterà a 3000 metri da dove, obbligatoriamente con le guide autorizzate, potrai provare l’emozione indescrivibile di avvicinarsi ai Crateri Sommitali in piena sicurezza.

Oltre le escursioni che potrai fare con il nostro team di guide del posto, puoi usufruire di alcune attività sul vulcano, come i Parchi Avventura: ce ne sono diversi sull’Etna, come il parco EtnAvventura in contrada Serra la Nave, vicino al Rifugio Sapienza, il Monti Rossi Adventure Park a Nicolosi e il Parco Avventura Etna di Milo.

Inoltre potrai fare delle escursioni in quad o visitare la Piccola Italia nel comune di Zafferana Etnea o la Casa delle Farfalle presso il Museo dell’Etna a Viagrande.

Le attività come vedi sono tante e ad alta quota, si sa, l’appetito non manca mai, quindi ti diamo qualche dritta anche su dove mangiare e quali sono i prodotti tipici da assaggiare assolutamente:

  • La siciliana (pizza fritta) a Zafferana Etnea
  • Il pistacchio di Bronte
  • Vini dell’Etna e birre artigianali prodotte nel territorio etneo
  • Le meline dell’Etna di Adrano e Pedara
  • Le fragole di Maletto
  • Il Miele di Zafferana Etnea
  • I Funghi di Linguaglossa

E la lista non finisce di certo qui, ma prosegue con i formaggi tipici come il Pecorino Siciliano, i Fichi d’India, le Ciliegie, l’Olio, gli agrumi, il cavolfiore viola.

La Sicilia è una terra molto generosa, e il Parco dell’Etna rappresenta una sintesi perfetta dell’abbondanza, della varietà e del sapore deciso di quest’isola.

Scopriamo adesso le caratteristiche naturali del Parco dell’Etna, la flora e la fauna che potrai incontrare durante le tue escursioni nel territorio etneo.

La Natura nel Parco: flora, fauna e caratteristiche

Il Parco dell’Etna si estende per oltre 58000 ettari ed il suo punto più alto, ad oggi l’orlo settentrionale del Cratere di Sud Est, raggiunge i 3357 metri.

In questo vasto territorio la varietà della flora, influenzata dai cambiamenti climatici e da quelli della composizione minerale del suolo, crea un paesaggio mutevole e affascinante.

A quote basse dove un tempo sorgevano le foreste di leccio, si estendono oggi vigneti, oliveti, frutteti, noccioleti e pistacchieti, integrati nei boschi di querce e castagni. Oltre i 2.000 metri, il faggio e la betulla, specie endemica, diventano protagonisti.

Il paesaggio sopra i 2.000 metri diventa più brullo, con formazioni di spino santo (astragalo), e piante come il senecio, la viola e il cerastio. Al di sopra dei 2.450 metri solo poche piante resistono alle condizioni ambientali estreme, mentre oltre i 3.000 metri si estende il deserto vulcanico, privo di vita vegetale.

La fauna, un tempo ricca di specie mitiche come lupi, cinghiali, daini e caprioli, ha subito una diminuzione a causa delle strade che, disboscamento e caccia e oggi include animali come l’istrice, la volpe, il gatto selvatico, la martora, il coniglio, la lepre, la donnola, il riccio, il ghiro e il famoso cirneco dell’Etna.

Numerose specie di pipistrelli popolano la zona, mentre rapaci diurni e notturni, come lo sparviero, la poiana, il falco pellegrino, il barbagianni e l’allocco, testimoniano la presenza di spazi incontaminati nel Parco dell’Etna.

Da qualche tempo è tornata a nidificare sul vulcano anche l’aquila reale, regina delle vette più alte e dei luoghi inaccessibili.

Il Parco dell’Etna è un gioiello di biodiversità, una risorsa per le popolazioni del luogo e un luogo che lascia nel cuore un’immagine indelebile ed emozioni sempre nuove.

Scopriamo insieme nel prossimo paragrafo quali sono i comuni che fanno parte del Parco dell’Etna.

I Comuni che fanno parte del Parco dell’Etna

Il territorio del Parco dell’Etna coinvolge diversi comuni, ciascuno con la sua storia e le sue peculiarità. Questi piccoli centri abitati che circondano l’Etna a 360° offrono l’occasione di immergersi nella cultura locale e godere dell’ospitalità siciliana autentica.

Ecco i 20 comuni che fanno parte del Parco dell’Etna:

  • Adrano
  • Belpasso
  • Biancavilla
  • Bronte
  • Castiglione di Sicilia
  • Giarre
  • Linguaglossa
  • Maletto
  • Mascali
  • Milo
  • Nicolosi
  • Pedara
  • Piedimonte Etneo
  • Ragalna
  • Randazzo
  • Sant’Alfio
  • Santa Maria di Licodia
  • Trecastagni
  • Viagrande
  • Zafferana Etnea

Da ognuno di questi paesi è possibile godere di una vista sempre diversa ed emozionante del vulcano, assaporando i prodotti tipici che il generoso territorio vulcanico mette a disposizione.

Esplorare il Parco dell’Etna è un’esperienza straordinaria che combina avventura, natura,  cultura ed enogastronomia, offrendo una vacanza indimenticabile nel cuore di uno dei vulcani più attivi al mondo.

Vivi il tuo sogno con Etna Est!