I Boschi di Sicilia sono la meraviglia che non ti aspetti se quando senti la parola “Sicilia” pensi solo alle spiagge e al vulcano che erutta.

La Sicilia cela infatti al suo interno un patrimonio naturalistico altrettanto straordinario e, a volte, inaspettato: i suoi verdi boschi. Vere e proprie oasi di freschezza e biodiversità, queste foreste rappresentano i polmoni verdi di un’isola ricca di contrasti.

Dalle faggete d’alta quota alle sugherete mediterranee, passando per i boschi di querce secolari e agrifogli giganti, la varietà degli ambienti forestali siciliani è sorprendente.

I Boschi di Sicilia offrono rifugio a una fauna selvatica diversificata e custodiscono esemplari botanici secolari di grande valore.

Percorrere i sentieri che si snodano tra gli alberi dei Boschi di Sicilia significa addentrarsi in una dimensione di pace e tranquillità, lontano dalla assolate spiagge e dalla frenesia delle città, scoprendo un’altra faccia della Sicilia, quella più intima e selvaggia.

Non perderti l’occasione di vivere questa esperienza in Natura con le guide di Etna Est, che ti accompagneranno alla scoperta dei Boschi del vulcano e non solo!

Immergiamoci dunque nei Boschi di Sicilia per scoprire un mondo magico e suggestivo dove convivono leggende, natura e bellezza.

Bosco di Malabotta e Rocche d’Argimusco

Cominciamo la nostra immersione nei Boschi di Sicilia con uno dei luoghi più antichi e suggestivi dell’isola, il Bosco di Malabotta, all’interno del Parco dei Nebrodi tra le province di Catania e Messina. Al bosco si accede passando dall’altopiano dell’Argimusco, conosciuto come la Stonehenge della Sicilia.

Il Bosco di Malabotta, che si sviluppa nelle vicinanze del borgo medievale di Montalbano Elicona ad un’altitudine compresa tra i 700 e i 1300 metri, è un ecosistema che avvolge e lascia un segno in chi lo attraversa: è composto principalmente da querce, cerri, lecci, faggi, agrifogli e castagni e molti di questi esemplari sono secolari, con circonferenze che superano i due metri di diametro.

Il valore ecologico, naturalistico, ambientale e faunistico del Bosco di Malabotta, lo rende uno dei Boschi di Sicilia più importanti e affascinanti dell’isola, con diversi percorsi che scendono fino a valle e sottoboschi che in primavera si ricoprono magicamente di biancospino, peonie e rose selvatiche.

Un ecosistema unico, da visitare almeno una volta durante un viaggio in Sicilia.

Bosco di Santo Pietro

Passiamo all’incantevole Bosco di Santo Pietro nella Riserva Naturale Orientata omonima: una gemma incastonata nel cuore della Sicilia, tra i comuni di Caltagirone e Mazzarrone in provincia di Catania.

bosco santo pietro

Anche questo bosco si può annoverare tra i luoghi che non ti aspetti e che ti lasciano un segno nell’anima: attraversando zone pianeggianti ricche di rosmarino, pini ed eucalipto, strade sterrate composte da pietre e sabbie finissime conducono dentro piccole valli fatate, tra rocce, ruscelli e querce, con un’atmosfera a tratti fiabesca.

Tra le fontane del cacciatore e la fontana molara, si snoda un percorso che costeggia il piccolo ruscello e che conduce alla maestosa sughereta della Molara, in cui incontrare esemplari millenari dalle forme inconsuete.

La ricca biodiversità del bosco, che misura oltre duemilacinquecento ettari e si trova ad un’altitudine di circa 400 metri sul livello del mare, e il suo valore naturalistico e faunistico, lo rendono un luogo da conoscere e proteggere per le generazioni future.

Bosco della Ficuzza

Ci spostiamo in provincia di Palermo per immergerci nel Bosco della Ficuzza, antica riserva di caccia del Re Ferdinando I delle Due Sicilie, poi istituita Riserva Naturale.

bosco ficuzza

In un’area che si estende per oltre settemila ettari, il Bosco della Ficuzza è un ecosistema che affascina per i suoi percorsi che si snodano tra querce secolari, corsi d’acqua, laghetti naturali e una ricca fauna selvatica.

Sormontato dal massiccio calcareo di Rocca Busambra, il Bosco fa parte dei comuni di Corleone, Godrano, Mezzojuso, Marineo e Monreale.

L’area boschiva comprende lecci, sughere, roverelle, castagni e bagolari, tra gli arbusti si trovano biancospino, pungitopo, caprifoglio, erica e ginestra, mentre tra i fiori si possono apprezzare peonie, ciclamini, giuggioli e viole del Tineo, ma anche fiordalisi, garofani, camomille.

La biodiversità dell’area e la sua storia, hanno un valore fondamentale per la vita delle specie selvatiche e l’identità della popolazione locale.

Parco Naturale dei Nebrodi

Il Parco Naturale dei Nebrodi, il più grande parco naturale della Sicilia, si estende per oltre 86.000 ettari lungo la catena montuosa omonima, nella Sicilia nord-orientale.

Tra i monti della Sicilia, questa catena e il parco annesso, sono un vero e proprio scrigno di biodiversità, caratterizzato da un paesaggio montano con vette che superano i 1800 metri.

Delimitato a nord dal Mar Tirreno e a sud dall’Etna e dal Fiume Alcantara, i suoi boschi passano da cerrete e quercete (sugherete), fino alle estese e maestose faggete d’alta quota. Sui Nebrodi si trova anche l’unica tassita della Sicilia, che si estende per 50 ettari ed è caratterizzata da un’atmosfera fiabesca molto suggestiva.

bosco tassita nebrodi

Inoltre la presenza di laghi montani come il Lago Maulazzo e il Lago Biviere, aggiunge ulteriore fascino al paesaggio. Il Parco, compreso tra 24 comuni in provincia di Catania, Messina ed Enna, è famoso anche per le sue molte specie di funghi e per la sua ricca fauna, che include specie endemiche e protette come il grifone, il daino, il cinghiale e il suino nero dei Nebrodi, una razza autoctona allevata allo stato brado.

Parco delle Madonie

Il Parco delle Madonie è situato nella Sicilia centro-settentrionale, e si tratta di un’area protetta di straordinaria bellezza e importanza naturalistica, che include alcune delle vette più alte dell’isola dopo l’Etna, come Pizzo Carbonara (1.979 m).

Tra i Boschi di Sicilia, quelli delle Madonie si estendono su 15 comuni della provincia di Palermo e sono tra i più diversificati della Sicilia, con la presenza di fitte faggete a quote elevate con diversi esemplari secolari, così come le querce (roverelle e lecci), e, unici in Sicilia, gli ultimi esemplari di abete dei Nebrodi (Abies nebrodensis), una specie endemica a rischio critico di estinzione, e un raro bosco di Agrifogli che in Europa si possono ritrovare solo in alcune zone dell’Irlanda.

La fauna è altrettanto ricca, con la presenza di rapaci, mammiferi come il daino e il cinghiale, e una grande varietà di insetti e anfibi.

Il Parco delle Madonie è un territorio ricco anche di storia e cultura, con borghi medievali caratteristici come Polizzi Generosa e Castelbuono.

Bosco della Milia

Il Bosco della Milia, tra i boschi di Sicilia, è quello che si trova ad un’altitudine maggiore in quanto inserito nel Parco dell’Etna: si estende infatti tra i 1300 e i 1600 metri di quota e ricade nei comuni di Ragalna, e Biancavilla, in provincia di Catania.

Il bosco etneo è costituito per lo più da una folta pineta di Pino Laricio, ma presenta anche alcuni esemplari di castagni e roverelle. All’area boschiva si accede attraverso l’ingresso del sentiero Altomontana, a pochi passi dalla scultura del Teseo Screpolato di Igor Mitoraj.

Il sentiero Altomontana è diventato molto famoso anche all’estero quando, nel febbraio del 2025, è stato interrotto dalle parti del Rifugio Galvarina, da una spettacolare colata durante una delle innumerevoli attività vulcaniche del Cratere di Sud-Est.

Il Bosco della Milia comprende anche il Giardino Botanico Nuova Gussonea del Demanio Forestale, e d’inverno offre uno spettacolo unico tra i sentieri innevati e i panorami sull’area sommitale del vulcano e la piana di Catania.

La fauna dell’Etna è molto varia ed endemica, e il bosco è un habitat ideale e fondamentale per la sua conservazione ed esistenza.

Sughereta di Niscemi

Concludiamo questo articolo sui Boschi di Sicilia con la Sughereta di Niscemi, in provincia di Caltanissetta.

Inclusa in una riserva naturale che tutela ciò che resta del bosco da cui si produceva il sughero, la sughereta si estende per quasi 3 mila ettari.

Luogo prediletto per le battute di caccia delle casate nobiliari siciliane, data l’abbondanza di selvaggina, oggi è un luogo suggestivo all’interno del panorama naturalistico isolano.

Fauna e flora sono molto diversificati all’interno della Riserva, tra mammiferi, rettili e uccelli, mentre come fiori si trovano ben 30 specie di orchidee, la tipica macchia mediterranea, e anche il rarissimo eliantemo sanguineo, un fiore ritenuto estinto sul territorio nazionale italiano fino al suo rinvenimento nel 1992, diffuso in Portogallo, Spagna, Marocco ed Algeria.

I Boschi di Sicilia ti aspettano per coronare la tua avventura in questa leggendaria isola baciata dal sole, dal mare e da una Natura lussureggiante.