I Funghi dell’Etna sono tra i prodotti più amati della Terra vulcanica che, da quando se ne ha memoria, abbondano sulle tavole dei siciliani che si dilettano nella loro ricerca.
Quando la calura estiva lascia spazio alle prime piogge, gli amanti dell’estate si rattristano, mentre i fungaioli si sfregano le mani! Sulla montagna siciliana, nonché il vulcano attivo più alto d’Europa, si creano infatti le condizioni per il proliferare di una grande varietà di funghi.
Da fine agosto fino a novembre, nel Parco dell’Etna accade la magia: moltissimi funghi, di varie dimensioni e tipologie, costellano il terreno e sono pronti per essere scovati, raccolti (sempre nel rispetto dell’ambiente e della loro riproduzione) e gustati in tavola, magari accompagnato dai rinomati vini dell’Etna.
Per raccogliere e mangiare i funghi dell’Etna, ma tutti i funghi in generale, bisogna seguire delle accortezze.
Questo articolo non è una guida ufficiale in tema di miceti, ma ti daremo alcuni consigli utili su dove trovare i funghi sull’Etna e quali tipologie si possono incontrare, inoltre approfondiremo il tema dell’autorizzazione, quindi del patentino per raccoglierli, condizione importante, o meglio obbligatoria, per farlo.
Stiamo per partire per un viaggio nel sottobosco vulcanico, sei pronto?
Via!
Dove possiamo trovare i funghi sull’Etna?
I boschi dell’Etna richiamano ogni anno migliaia di persone che vogliono godere delle loro atmosfere e dei loro frutti, non perderti dunque l’occasione di vivere un’esperienza indimenticabile, partecipa ad una delle escursioni con le guide di Etna Est!
Tantissime persone ogni anno sentono in particolare il richiamo dei funghi dell’Etna, che vengono cercati (e trovati) nei sottoboschi di pinete, quercete, faggete e castagneti, ma c’è un’area in particolare che è riconosciuta come la zona dei funghi.
La zona in questione viene denominata Giarrita e si trova nel versante Etna Nord, l’area B del Parco dell’Etna, dove la raccolta dei miceti è consentita.
La Giarrita, zona ottimale per la raccolta di funghi dell’Etna per via del tasso di umidità più alto del vulcano, si può raggiungere dalla Strada Mareneve partendo dal centro abitato di Fornazzo, vicino Zafferana Etnea.
A 10 km da Fornazzo, subito dopo il punto base 16 di Pietracannone, sarai giunto a destinazione!
Questa zona viene indicata dai fungaioli esperti come il paradiso dei funghi dell’Etna, ma è anche la zona in cui le leggi della natura vengono seguite scrupolosamente: nessuno vuole fare a meno dei carnosi porcini dell’Etna né delle altre varietà presenti nel territorio, per questo è bene preservare la preziosa biodiversità dell’area.
Sai che esistono anche dei funghi tipici dell’Etna?
Continua a leggere per scoprire di quali funghi stiamo parlando!
Quali sono i funghi tipici dell’Etna?
Facciamo una premessa: conoscere bene i funghi è la condizione principale per la raccolta, perché spesso i funghi tossici sono simili a quelli commestibili.
Tra i funghi commestibili che si trovano sull’Etna ci sono i chiodini, i porcini, gli ovoli, i sanguinacci, i galletti, i funghi di ferla, ognuno con il suo corrispettivo nome in siciliano.
Sapevi che tra i funghi commestibili tipici dell’Etna ci sono anche dei funghi tossici! Grazie però ad alcune contingenze e accortezze, possono essere mangiati.
Stiamo parlando dei “mussi ‘i voi”, nome siciliano per i Boletus luridus e che in italiano si traduce come “musi di bue”. In pochi in Italia mangiano questo fungo, perché si può confondere con il pericoloso Boletus Satanas, che però sui terreni ricoperti di lava dalle eruzioni dell’Etna è impossibile da trovare, perché cresce solo su terreni calcarei.
Tolto quindi il dubbio, i muss ’i voi vengono raccolti, sciacquati più volte, tagliati e messi a mollo con acqua e sale per almeno due ore, perché scarichino le loro sostanze tossiche.
In seguito vanno sciacquati ancora e fatti bollire in acqua per almeno 15 minuti, per poi essere scolati e gustati a piacere!
Se anche tu vuoi riconoscere i funghi dell’Etna leggi il prossimo paragrafo per capire come far parte dei cercatori di funghi autorizzati in Sicilia.
Come si diventa cercatori di funghi autorizzati in Sicilia?
Purtroppo l’approssimazione, nel caso dei funghi, non è un’opzione se si vuole evitare il pronto soccorso.
In Italia, ogni anno, sono migliaia le richieste di interventi sanitari a seguito di ingestione di funghi tossici o velenosi, e le conseguenze in alcuni casi possono essere fatali.
Meglio quindi non improvvisarsi cercatori di funghi, quindi!
In Sicilia, come in tutto il territorio italiano, se vuoi raccogliere funghi freschi devi chiedere il permesso al Comune di residenza.
Prima di chiedere il permesso devi munirti di attestato di idoneità che un’associazione micologica o la ASL di appartenenza consegnano a chi partecipa ai corsi specifici e supera l’esame finale.
Sulle modalità e i tempi di rilascio del tesserino per la raccolta funghi, le autorizzazioni e le normative, ci si può informare presso la Regione Sicilia.
Come già detto in precedenza, la natura ha le sue leggi e, per il bene nostro e della biodiversità, vanno seguite da tutti, sempre.
Non è finita qui! Continua a leggere per sapere i nostri consigli utili su come raccogliere i funghi dell’Etna!
Funghi Etna: i nostri consigli per chi vuole raccoglierli
Chiudiamo questo gustoso articolo con alcuni importanti consigli se sei tra chi vuole raccogliere funghi sull’Etna, speriamo possano esserti utili per vivere un’esperienza sicura e soddisfacente!
Ecco i nostri consigli:
- Rispetta sempre la natura quando vai a raccogliere funghi, non usare rastrelli o altri attrezzi per la raccolta, non andare di notte e stai il più possibile in silenzio
- Pulisci i funghi sempre sul luogo stesso della raccolta
- Utilizza cesti areati che permettano la diffusione delle spore dopo la raccolta
- Conserva sempre rimasugli di funghi, crudi o cotti per consentirne il riconoscimento nel caso di intossicazione
- Se compri funghi da rivenditori, assicurati sempre che siano certificati dall’Asp e chiedi di esibire la certificazione di abilitazione a chi li rivende
Buon divertimento consapevole e soprattutto buon appetito!