I Monti Sartorius sono un mondo a sé stante tra i paesaggi vulcanici all’interno del Parco dell’Etna, e in questo articolo ne scopriremo la storia e le caratteristiche affascinanti.
L’Etna non è rappresentato solo dai suoi crateri sommitali attivi, si tratta infatti di un vasto e complesso sistema vulcanico che ospita centinaia di crateri avventizi, ovvero vulcani più piccoli nati lungo le sue pendici.
Tra le formazioni più affascinanti e accessibili si trovano i Monti Sartorius, una meta imperdibile per chi desidera esplorare la natura più intima e suggestiva del vulcano.
Non puoi perderti un’escursione tra i suoi crateri con le guide esperte di Etna Est: ti sembrerà di fare un viaggio nel tempo! Sarà un’occasione unica per osservare da vicino la potenza della natura e la sua capacità di rigenerarsi, creando paesaggi suggestivi dove la roccia lavica si fonde con la vita rigogliosa della montagna siciliana.
Preparati quindi a scoprire uno dei luoghi più iconici dell’Etna, dove una linea di fuoco ha scritto un pezzo della storia del vulcano.
Ma dove si trova esattamente questo affascinante complesso di crateri? Addentriamoci tra i suoi paesaggi unici per scoprirlo.
Dove si trovano i Monti Sartorius
I Monti Sartorius si trovano sul versante nord-est dell’Etna, nel comune di Sant’Alfio in provincia di Catania, una zona caratterizzata da antiche colate laviche e fitti boschi di pino laricio e betulla aetnensis.
La loro posizione è strategica e facilmente raggiungibile, trovandosi a breve distanza dal famoso Rifugio Citelli, tra i rifugi dell’Etna più importanti e punto di riferimento molto frequentato tra gli escursionisti del versante nord del vulcano.
Partendo da Linguaglossa e percorrendo la strada Mareneve, prima di raggiungere il Rifugio Citelli sulla destra si trova un cancello che segnala l’inizio del sentiero principale che conduce al complesso dei Monti Sartorius.
La loro vicinanza alla strada asfaltata che si conclude nel piazzale di accesso al Rifugio Citelli, e la presenza di un sentiero ben tracciato, rendono quella ai Monti Sartorius una delle escursioni più popolari e adatte a tutti, inclusi famiglie e principianti.
Continua a leggere per sapere esattamente a quale altitudine ci troviamo quando camminiamo su questi crateri.
A che quota sono i Sartorius?
I Monti Sartorius si trovano a una quota di 1667 metri sul livello del mare: questa loro posizione li rende perfetti per un’escursione di mezza giornata, offrendo un clima piacevole durante la stagione estiva e paesaggi incantati d’inverno, quando la neve li ricopre.
L’altitudine non è eccessiva, il che li rende accessibili a un vasto pubblico e riduce il rischio di malesseri legati al dislivello, permettendo a tutti di godere appieno della bellezza del luogo.
Il sentiero che dalla strada Mareneve conduce ai Monti Sartorius è immerso tra le betulle che, tra l’altro, compongono il bosco di betulle più alto d’Europa! Insomma un luogo davvero magico in cui entrare a contatto con lo spettacolo della natura vulcanica siciliana.
Ti starai chiedendo qual è la storia dietro questi crateri, e perché portano un nome così particolare? Leggi il prossimo capitolo per saperlo!
Come si sono originati e perché si chiamano Monti Sartorius
I Monti Sartorius sono un perfetto esempio di bottoniera vulcanica, una fila di coni eruttivi allineati lungo una fessura eruttiva.
Si sono originati durante l’eruzione del 1865 che durò per ben sei mesi e, in quell’occasione, una serie di fratture si aprirono lungo il fianco del vulcano, dando vita a sette conetti disposti in fila, che oggi formano un affascinante anfiteatro di crateri.
Il loro nome è un omaggio all’astronomo e geologo tedesco Wolfgang Sartorius von Waltershausen, che visse per un periodo in Sicilia e studiò a fondo l’Etna, lasciando anche alcune sue opere sull’Isola come la Meridiana astronomica nel duomo di Acireale.
Sartorius, nel suo lavoro del 1843 “Il fenomeno dell’Etna e l’eruzione di un anno fa”, descrisse il vulcano con grande passione e precisione, e la creazione dei Monti Sartorius durante l’eruzione del 1865, fu l’occasione perfetta per onorare il suo contributo scientifico e il suo ricordo intitolando a lui questi nuovi crateri.
Ora che conosciamo la loro origine, scopriamo come esplorare questo anfiteatro naturale al meglio.
I sentieri per visitare i Monti Sartorius
Il percorso che si snoda alla scoperta dei Monti Sartorius è un anello di circa 3 chilometri, ben segnalato e con un dislivello di 100 metri, quindi di facile percorrenza.
Il sentiero, che parte come già accennato dalla strada Mareneve, si inoltra immediatamente nel bosco di betulle, offrendo un’ombra piacevole durante le ore più calde. Dopo pochi minuti di cammino, si comincia a salire dolcemente, emergendo dalla fitta vegetazione per incontrare i primi conetti vulcanici.
L’itinerario circonda l’intera “bottoniera”, permettendo di ammirare la successione dei crateri da diverse angolazioni.
Lungo il cammino, si possono notare le diverse fasi della colonizzazione vegetale: dalle rocce laviche più recenti, ancora spoglie, a quelle più antiche, già ricoperte dalla flora dell’Etna tra cui la famosa ginestra aetnensis, pini larici e betulle dell’Etna.
Inoltre sul percorso avrai la possibilità di ammirare anche una particolare scultura, la Stele della Pace nel Mediterraneo: sul vulcano l’arte della natura e l’arte creata dalla mano dell’uomo si incontrano!
L’escursione ai Monti Sartorius dura in genere un paio d’ore, un tempo perfetto per godersi il panorama magnifico della costa ionica, Taormina e della Calabria, scattare foto e respirare l’aria pulita di montagna.
Che aspetti dunque a organizzarti per vivere questa escursione speciale?



