I vulcani più pericolosi al mondo fanno parte dei 1500 vulcani attivi sparsi per il globo, dimostrazione fisica che il pianeta è vivo e in continuo fermento.
In Italia abbiamo diversi vulcani tra i più attivi al mondo, come l’Etna e lo Stromboli, ma sono da considerarsi pericolosi? Scopriremo perché non si trovano tra i primi 10 vulcani più pericolosi al mondo, date alcune loro caratteristiche geologiche, come ad esempio il tipo di lava dell’Etna.
Ciò che rende pericolosi i vulcani è l’indice di esplosività vulcanica (VEI) che caratterizza le loro eruzioni devastanti. Nonostante si possa monitorare e prevedere, l’attività vulcanica può mettere comunque in pericolo cose e persone nelle loro vicinanze.
Nel caso dell’Etna, ad esempio, le eruzioni sono di tipo più effusivo e grazie al monitoraggio del tremore vulcanico e altri segnali, come l’attività delle Salinelle di Paternò , si possono avere previsioni su modi, tempi e quantità dell’imminente eruzione.
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Torniamo adesso ai protagonisti di questo articoli, i 10 vulcani più pericolosi al mondo: ecco il loro identikit attraverso caratteristiche, storia e scenari delle possibili eruzioni.
1. Yellowstone in USA
Sotto il parco nazionale di Yellowstone, nel Wyoming, negli Stati Uniti, si nasconde un vero mostro addormentato: la caldera di Yellowstone. Questo supervulcano, con un’estensione di 80 km, rappresenta la più grande minaccia vulcanica per il Nord America.
Un’eruzione di Yellowstone avrebbe conseguenze catastrofiche: immani colate di cenere oscurerebbero il cielo per mesi, causando un drastico raffreddamento globale e un collasso dell’agricoltura. Inoltre, i lahars (flussi di fango vulcanico) e i gas tossici devasterebbero l’ambiente circostante, per tutte queste ragioni viene costantemente monitorato. L’ultima sua eruzione risale a 70.000 anni fa.
2. Campi Flegrei in Italia
Sotto la superficie di Napoli, nella nostra Italia, si trova una caldera vulcanica superattiva: i Campi Flegrei. Questa enorme caldera, formata da diversi centri vulcanici nascosti alla vista, rappresenta una seria minaccia per la densamente popolata regione campana.
Un’eruzione dei Campi Flegrei potrebbe causare migliaia di vittime, provocare ingenti danni economici e seppellire la città di Napoli sotto una colata di cenere e lapilli. La sua ultima eruzione risale al 1538 e ad oggi i centri vulcanici dei Campi Flegrei sono attentamente monitorati, ma la loro imprevedibilità rende impossibile prevedere con certezza quando e come potrebbero eruttare.
3. Krakatoa in Indonesia
Il Krakatoa, tra le isole di Sumatra e Giava, si è aggiudicato il posto tra i 10 vulcani più pericolosi al mondo per l’eruzione del 1883, che scatenò una delle esplosioni vulcaniche più potenti mai registrate nella storia.
L’eruzione provocò un gigantesco tsunami che devastò le coste vicine, causando circa 36.000 morti. Ancora oggi, il Krakatoa rimane un vulcano attivo e rappresenta una minaccia costante, non solo a livello locale.
4. Pinatubo nelle Filippine
Questo vulcano attivo si trova sull’isola di Luzón, nelle Filippine ed è diventato uno dei vulcani più pericolosi al mondo dopo la devastante eruzione del 15 giugno 1991 che fu la seconda più grande eruzione del ventesimo secolo, dopo quella del Novarupta.
In quell’occasione morirono 722 persone e oggi oltre 21 milioni di persone vivono nel raggio di 100 chilometri, circa 62 miglia, dal vulcano, alzando per questo il valore del VEI.
5. Monte Rainier in USA
Si tratta di uno stratovulcano dormiente situato nello Stato di Washington, a 87 km da Seattle.
La sua altezza (4392 metri), la composizione chimica delle sue lave, la vicinanza alle periferie di Washington e la capacità del vulcano di produrre intensi flussi piroclastici (flussi di lava e cenere vulcanica) gli conferiscono un alto valore di pericolosità che potrebbe interessare più di due milioni di persone.
6. Monte Sant’Elena in USA
Il monte Sant’Elena è uno stratovulcano attivo che si trova nello Stato di Washington, negli Stati Uniti, sulla costa pacifica. È localizzato nella Catena delle Cascate e fa parte dell’Arco vulcanico delle Cascate, un segmento della Cintura di Fuoco (Ring of Fire) del Pacifico che include oltre 160 vulcani attivi.
L’eruzione di questo vulcano avvenuta nel 1980 fu l’evento vulcanico più mortale e più distruttivo della storia degli Stati Uniti. Morirono 57 persone oltre a migliaia di animali e circa 200 miglia quadrate di foresta furono distrutte.
7. Vesuvio in Italia
Tra i 10 vulcani più pericolosi al mondo troviamo di nuovo l’Italia con il Vesuvio, il vulcano che distrusse le città di Pompei ed Ercolano nel 79 d.C. (dopo 800 anni di inattività) e di cui furono portati alla luce i calchi delle vittime.
L’eruzione appena citata è forse la più famosa della storia perché fu descritta da Plinio il Giovane (da allora le eruzioni di questo tipo vengono dette pliniane).
L’ultima attività registrata risale al 1944, ad ogni modo rimane tra i più pericolosi considerando anche il fatto che quella definita “zona rossa“, ad alta pericolosità di fenomeni piroclastici, interessa circa 25 comuni e 800 mila persone.
8. Nyiragongo in Congo
Il Nyiragongo, nella Repubblica Democratica del Congo, ospita un lago di lava persistente, un cratere incandescente che rappresenta una delle attrazioni turistiche più pericolose del mondo.
Nel 2002, un’eruzione del Nyiragongo causò la colata di lava che distrusse la città di Goma, causando oltre 100 morti. Il vulcano continua ad essere attivo e rappresenta una minaccia costante per le comunità vicine.
9. Merapi in Indonesia
Uno dei vulcani più attivi dell’Indonesia, il Merapi, è in continua eruzione da secoli e secondo la Nasa, il rischio maggiore derivante dalla sua attività è rappresentato dai flussi piroclastici. I flussi in questione possono diffondersi e minacciare le persone che vivono nelle aree limitrofe, come successe con l’eruzione del Vesuvio nel 79 a.C.
Nel 2018 il Merapi ha proiettato pennacchi di fumo nell’aria provocando evacuazioni di massa: l’area circostante è molto popolosa, con oltre 24 milioni di persone.
10. Popocatépetl in Messico
Il Popocatépetl, in Messico, è un vulcano attivo che si erge a 70 km dalla capitale Città del Messico. Il vulcano è attentamente monitorato a causa della sua vicinanza a una megalopoli con milioni di abitanti.
La sua ultima eruzione risale al 2000 ed emette costantemente fumo. Un’eruzione del Popocatépetl potrebbe avere conseguenze catastrofiche per le aree limitrofe, causando seri problemi respiratori e danni alle infrastrutture. Ecco perché è considerato uno dei vulcani più pericolosi al mondo.