I Crateri Silvestri sono da sempre sinonimo di turismo, ma non per questo hanno perso il loro fascino selvaggio.

I paesaggi vulcanici dell’Etna infatti sono spesso comparati a scenari lunari per la mancanza di vegetazione e la terra che ricopre tutto, mostrando le forme a tratti sinuose del terreno lavico e gli sfondi del cielo e del mare.

Ci sono moltissimi crateri spenti disseminati sul territorio del vulcano, ciascuno collegato ad un’eruzione con le sue caratteristiche e la sua storia che si intreccia a quella degli abitanti del luogo, e tra questi i Crateri Silvestri sono di certo tra i più famosi.

La loro collocazione infatti li rende molto accessibili anche a chi non è bene equipaggiato, grazie ad un basso dislivello e un tempo di percorrenza ridotto, quindi troverai molti turisti in visita ai Crateri Silvestri proprio per questa loro caratteristica e non solo.

Ma se vuoi conoscere i loro segreti, non perderti un’escursione con le guide di Etna Est che ti racconteranno con professionalità e passione la loro formazione per un’esperienza più completa e indimenticabile.

Tantissime escursioni prevedono un trekking proprio sui Crateri Silvestri, come l’escursione Etna Morning, Etna Sunset ed Etna e Gole dell’Alcantara, tre best seller assoluti.

In questo articolo ti daremo molte informazioni utili sulla loro storia e le loro caratteristiche, sul perché vengono chiamati così e come raggiungerli.

Gambe in spalla quindi, si parte per la visita dei Crateri Silvestri, uno dei luoghi più iconici del Parco dell’Etna.

Dove si trovano i Crateri Silvestri e come raggiungerli?

I Crateri Silvestri si trovano sul versante Sud dell’Etna, raggiungibile da Nicolosi e Zafferana attraverso la strada SP92. Arrivati al piazzale di ingresso dei crateri ti renderai conto che, tutto intorno si trovano molti servizi quali il Rifugio Sapienza, la Funivia dell’Etna, molti negozi di souvenir, bar e ristoranti.

Crateri Silvestri bordo

Anche per questo i Crateri Silvestri sono tra i crateri etnei più visitati da turisti e abitanti del luogo.

Lasciata l’auto o scesi dal bus, si può decidere di scalare il cratere più alto che ha l’accesso più in pendenza ma una vista spettacolare dalla cima, oppure quello a livello della strada, di più semplice percorrenza.

Nel piazzale arrivano anche gli autobus dell’AST che partono da Catania e fanno tappa in diversi paesi etnei prima di raggiungere la fermata finale di Etna Sud. 

La zona in cui si trovano i Crateri Silvestri si affaccia sul golfo della città di Catania e da la possibilità di godere di un paesaggio davvero unico, con i suoi pendii rocciosi formati dalle lave delle eruzioni dell’Etna che negli anni si sono sovrapposte.

Sicuramente a questo punto ti starai chiedendo perché si chiamano Silvestri: no, non ha a che fare con il loro essere selvatici! Rispondiamo alla tua domanda nel prossimo capitolo.

Continua a leggere per scoprirlo!

Perché si chiamano Crateri Silvestri?

I Crateri Silvestri prendono il loro nome dal professor Orazio Silvestri, eminente geologo e vulcanologo catanese vissuto nell’800 e morto 2 anni prima dell’eruzione che generò i crateri omonimi.

Dopo una vita dedicata allo studio del vulcano siciliano ed essere stato direttore dell’Osservatorio Vulcanologico Reale dell’Etna, Orazio Silvestri fu omaggiato dall’assemblea dei soci del Club Alpino Italiano di Catania con l’intitolazione dei crateri piroclastici avventizi in questione.

Silvestri, a detta di colleghi, fu il più grande conoscitore dell’Etna, il più alto vulcano attivo d’Europa, quindi è giusto che il suo nome venga ricordato attraverso i crateri più visitati del Parco dell’Etna.

I Crateri Silvestri hanno una conformazione e una collocazione molto particolare nell’apparato vulcanico etneo che, come già detto, li rende molto raggiungibili e familiari a chi è abituato a raggiungere la quota di 1900 metri slm.

Ma non perdiamo altro tempo e scopriamo le sue caratteristiche nel prossimo capitolo, quindi non smettere con la lettura!

Caratteristiche Crateri Silvestri: quanti sono, quanto sono alti e come si sono formati

I Crateri Silvestri sono due e si sono formati durante l’eruzione del 7 agosto del 1892 (Orazio Silvestri morì nel 1890).

L’attività dell’eruzione si concentrò nella zona in questione per alcuni mesi, dando origine a questi due coni di scorie che si elevarono dalla frattura.

Il Cratere Superiore si trova a circa 2000 metri di altitudine, e per raggiungerlo si deve scalare un sentiero molto ripido ma più breve di quello più semplice che circumnaviga il cratere da sinistra e permette di raggiungere la cima dal retro.

Il Cratere Inferiore è il più grande e accessibile ed è situato a poco meno di 1900 metri: l’accesso di entrambi è sulla strada: non perderti l’occasione di camminare sul bordo di un cratere vulcanico con vista sul mare, un’esperienza che difficilmente dimenticherai!

I due crateri, pur non essendo collegati direttamente al condotto magmatico principale, sono un chiaro esempio di come le eruzioni avventizie (ovvero da bocche laterali) possano rimodellare il paesaggio in tempi brevi, creando nuove forme e nuovi scenari dal fascino intramontabile.

Cosa fare quindi una volta raggiunti i Crateri Silvestri? Vediamolo insieme nel prossimo capitolo!

Cosa fare ai Crateri Silvestri?

Raggiunti i Crateri Silvestri è possibile percorrere a piedi il bordo del Cratere Inferiore, un’escursione facile che permette di affacciarsi all’interno del cono e ammirare la sua forma quasi perfetta.

Per chi desidera uno sforzo in più, per il dislivello di 112 metri, la salita al Cratere Superiore regala panorami ancora più ampi. La zona è anche il luogo ideale per acquistare souvenir e prodotti tipici dell’Etna nei numerosi negozietti, o per fare una pausa in uno dei ristoranti con vista.

Il paesaggio circostante, dominato da vecchie colate laviche, è perfetto per chi cerca fotografie ricordo sensazionali, ma anche per contemplare la maestosità del vulcano e i tramonti estivi.

Crateri Silvestri vista

L’area dei Crateri Silvestri inoltre è il punto di partenza perfetto per un’escursione in funivia per raggiungere i crateri sommitali, quelli attivi, ma anche per proseguire alla scoperta di altre attrazioni vulcaniche come la Valle del Bove, raggiungibile dal sentiero Schiena dell’Asino  che si trova a poche centinaia di metri dai Crateri Silvestri.

Ma per esplorarli in sicurezza, quali sono le modalità di visita consigliate? Te lo diciamo nell’ultimo capitolo.

Come si possono visitare i Crateri Silvestri?

Vogliamo segnalare che fino a giovedì 2 ottobre i Crateri Silvestri erano totalmente gratuiti, ma da questa data nello specifico è stato introdotto un ticket di €5 per dalla Società della Funivia dell’Etna che è anche proprietaria del terreno in cui sono presenti i Crateri Silvestri.

Il ticket è stato introdotto per i non residenti in Sicilia e ha scatenato una polemica ancora in atto sulla reale leggittimità dello stesso. Vi aggiorneremo man mano che ci saranno sviluppi e che la legge chiarirà se è legale o meno.

Visitare i Crateri Silvestri è estremamente semplice e non richiede attrezzature o guide specializzate, a meno che non si voglia proseguire verso la cima del vulcano.

Si possono esplorare quindi autonomamente e a proprio ritmo con un’escursione fai da te prima o dopo pranzo, ancor meglio se al tramonto, l’unico requisito indispensabile è indossare scarpe adeguate, poiché il terreno è composto da scorie e sabbia vulcanica che può essere irregolare e instabile, oltre che sgraffiare i piedi se si portano scarpe non idonee aperte.

Ma ricordiamo sempre che visitare l’Etna con delle guide esperte rende assolutamente più affascinante l’esperienza.

L’abbigliamento a strati è sempre consigliato, dato che il tempo in alta quota può cambiare rapidamente, quindi spazio a giacche a vento con cappuccio! Infatti sul bordo dei crateri c’è spesso molto vento, quindi si raccomanda attenzione nei movimenti e di tenere per mano i bambini.

Consigliamo di dedicare almeno un’ora alla visita per godere appieno dei panorami e delle sensazioni di un paesaggio come quello che offrono i Crateri Silvestri.

Non perdere altro tempo quindi e corri a visitarli anche tu!