La Cenere vulcanica è un fenomeno naturale collegato alle eruzioni vulcaniche e lo sa bene chi vive ai piedi di un vulcano tra i più attivi al mondo come l’Etna.

Le eruzioni dell’Etna sono spettacoli naturali che lasciano senza fiato: la potenza delle fontane di lava, l’altezza dei pennacchi di fumo che raggiungono svariati chilometri e i boati che accompagnano ogni parossismo, sono davvero straordinari.

Il vulcano siciliano non compare però nelle liste dei vulcani più pericolosi al mondo , seppure anche le sue eruzioni hanno causato diverse devastazioni nei secoli.

Sicuramente l’aspetto più concreto con cui i comuni limitrofi all’Etna si trovano ad avere a che fare è la ricaduta di cenere vulcanica che dà del filo da torcere a tutta la vasta provincia di Catania.

In questo articolo troverai informazioni sulle sue caratteristiche fisiche, i rischi connessi, su come comportarsi in sua presenza ed sui suoi utilizzi che, siamo certi, ti stupiranno!

Cominciamo allora con il viaggio alla scoperta della cenere vulcanica, pronto ad addentrarti in questo fenomeno naturale?

Si parte!

Cos’è la cenere vulcanica e cosa contiene?

La cenere vulcanica è uno degli elementi associati ad un’eruzione vulcanica ed è il risultato della frammentazione del magma, formata da piccolissime particelle di roccia mista a cristalli e minerali, con un diametro massimo di 2 mm.

cenere vulcanica Etna

La composizione della cenere vulcanica dipende da diversi fattori ma in generale può essere composta da:

  • Frammenti di magma solidificato: silicati, soprattutto di alluminio, sodio, potassio e calcio
  • Cristalli: plagioclasio, pirosseno e olivina.

Per questa sua composizione la cenere vulcanica ha un peso specifico maggiore di altre ceneri, sabbie o polveri, ed è anche molto abrasiva.

Durante un’eruzione dei crateri sommitali la cenere viene proiettata a grandi altezze in cielo e, a causa del suo peso specifico, cade ricoprendo molti chilometri quadrati, anche a grandi distanze.

La quantità di cenere raccolta nei paesi del comune di Catania è tale da far pensare a possibili utilizzi virtuosi, scopriamo quali nel prossimo paragrafo!

Per cosa si può utilizzare la cenere vulcanica? Da rifiuto a risorsa

La cenere vulcanica ricopre con la sua coltre nera il paesaggio e intere cittadine, venendo spesso considerata solo come un pesante rifiuto da smaltire dopo le eruzioni. In realtà nasconde un potenziale inaspettato come risorsa preziosa.

Uno dei campi più promettenti è quello dell’agricoltura: la cenere vulcanica fertilizzante, infatti, può essere utilizzata sui terreni sfruttando il suo ricco contenuto in potassio, fosforo e calcio. Con tecniche specifiche, si sfruttano i suoi microelementi per migliorare la struttura del terreno, aumentarne la fertilità e favorire la crescita delle piante.

Un altro modo per trasformare la cenere in risorsa è nella produzione di sapone di marsiglia con cenere vulcanica. La cenere, finemente macinata, viene aggiunta all’impasto del sapone e le dona proprietà abrasive e purificanti.

In edilizia la cenere vulcanica viene utilizzata come componente di malte e calcestruzzi, conferendo maggiore resistenza e durabilità alle strutture. Inoltre può essere impiegata per la realizzazione di pannelli isolanti e abrasivi.

Riciclare la cenere vulcanica rappresenta così non solo in una risorsa economica, ma contribuisce anche a ridurre l’impatto ambientale delle eruzioni vulcaniche.

Quanto costa la cenere vulcanica?

La cenere vulcanica, definita anche azolo, si può vendere specialmente per il settore edile e viene commercializzata da aziende specializzate.

Il suo prezzo può variare in base ad alcune caratteristiche, ovvero:

  • Origine
  • Purezza
  • Granulometria

Inoltre il prezzo diminuisce in base alla quantità acquista, ma in generale possiamo dire che 1 Kg di cenere vulcanica può costare dai 10 ai 35 euro.

La cenere vulcanica si può acquistare anche presso negozi di giardinaggio e agraria specializzati.

Ma la cenere vulcanica può essere pericolosa?

Scoprilo nel prossimo paragrafo!

La cenere vulcanica può essere pericolosa? Freniamo gli allarmismi

Conoscere un argomento o un fenomeno aiuta a non arrivare a conclusioni affrettate, e in questo articolo vogliamo sfatare gli allarmismi riguardo la cenere vulcanica e la sua pericolosità.

Come sottolinea anche l’INGV di Catania, in sé l’esposizione alla cenere vulcanica non comporta gravi rischi per la salute, ma è importante assumere alcune precauzioni, soprattutto nel caso di soggetti con patolgie preesistenti e problemi cardio circolatori o respiratori, come asma o enfisema, anziani e bambini.

Sicuramente non è impattante tra i parametri che determinano il rischio vulcanico dell’Etna.

Se si adottano le giuste precauzioni non è un pericolo recarsi sull’Etna ad osservare l’affascinante fenomeno di un’eruzione: il team di Etna Est è sempre pronto ad accompagnarti alla scoperta del vulcano, anche per tour privati o notturni, in completa sicurezza.

Mentre la cenere vulcanica cade, oppure dopo che è caduta, nelle giornate di vento, è consigliabile proteggere occhi e vie respiratorie con occhiali e mascherina.

Se la cenere entra negli occhi, anziché strofinare, sciacquarli con abbondante acqua, per evitare graffi e abrasioni. Meglio evitare l’uso di lentine a contatto.

Per questo andare in escursione sull’Etna anche durante la ricaduta di cenere non è affatto pericoloso! 

segnale cenere vulcanica

Un’altra avvertenza importante è più che altro relativa alle strade ricoperte di cenere in cui solitamente è presente questo segnale stradale, bisogna procedere con prudenza perché può essere scivolosa.

Continua a leggere per capire quali aree sono state interessate ultimamente dalla caduta della cenere nella provincia di Catania.

Dove sta cadendo la cenere vulcanica ultimamente?

Le eruzioni del luglio 2024 avvenute dal Cratere Voragine, una delle due bocche che occupano quello che un tempo era il cratere centrale, sono state seguite da ricaduta di cenere vulcanica in diversi comuni della provincia di Catania tra cui San Gregorio, Pedara, Trecastagni, Zafferana e la stessa Catania.

cenere vulcanica su ognina

Ad ogni eruzione la cenere raggiunge grandi distanze in base all’altezza della colonna eruttiva e della direzione dei venti.

Solitamente la cenere si dirige sul Versante orientale (in particolare sui comuni di Zafferana, Milo, Giarre, Riposto) e, come già accennato, meridionale. In quest’ultimo caso anche lo spazio aereo dell’Aeroporto di Catania-Fontanarossa viene interessato e chiuso in via preventiva.

Concludiamo questo articolo sulla con un paragrafo su come ripulire gli spazi e dove conferire la “sabbia nera”.

Come aspirare la cenere vulcanica e dove buttarla?

La cenere vulcanica non è una semplice polvere, come abbiamo visto, e a causa della sua composizione può inceppare qualsiasi tipo di macchinario con cui entra in contatto.

Una pulizia approfondita di tutte le superfici è fondamentale per evitare che la cenere perduri troppo tempo nell’aria, per questo è fondamentale non disperderla soffiandola via, ed è di fondamentale importanza che i comuni interessati dalla caduta della cenere attuino dei servizi di pulizia tempestiva delle strade e delle aree comuni.

Si consiglia quindi di bagnarla superficialmente (per non disperderla nell’aria) e poi con olio di gomito spazzarla via utilizzando scopa e paletta.

Nei comuni interessati dalla caduta di cenere vulcanica, le amministrazioni si sono organizzate per il ritiro della cenere vulcanica raccolta in buste o permettendo ai cittadini di consegnare la cenere in speciali postazioni per la raccolta differenziata.